ORE 4:10

Sono le 4.10 del mattino quando il mio telefono di casa squilla, è una telefonata che avrei sperato di non ricevere mai, perchè stava trasformando la paura di una vita in una dura e cruda realtà. Mi rimane solo il tempo di arrivare al tuo fianco e sussurrarti nell’orecchio “fai buon viaggio papà”.
Ho perso una parte di me, ho perso quella certezza di essere il figlio di un padre che era sempre lì per risolvere quasiasi problema proprio come quando eri bambino.
Sono le 4.10 di mattina e nulla sarà più come prima.